“Un problema così delicato e di così grande portata come la scuola, riteniamo che la polemica debba lasciare il posto al senso di responsabilità e alla piena collaborazione, perché il futuro dei giovani non può diventare oggetto di vuoti proclami o di soluzioni rabberciate e frettolose”.
È il commento della Segreteria del Partito Democratico Città di Imperia sulla situazione delle scuole sul territorio, riaperte dopo il lungo lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus.
La Segreteria Pd città di Imperia
“La riapertura delle scuole dopo il lungo lockdown ha posto non pochi e non semplici problemi. Al di là di facili polemiche e del trito rimbalzare responsabilità tra enti locali e Ministero, resta il fatto che questa riapertura in un momento così delicato avrebbe richiesto maggiori attenzioni e maggiori investimenti, non solo in termini economici, ma anche nella volontà politica intesa nel senso più profondo del termine.
Investire sulla Scuola significa mettere mano a quelle politiche sulla famiglia di cui il centrodestra si è sempre riempito la bocca, ma dalle quali si tiene abilmente lontano quando si presenta l’occasione di intervenire attivamente. La situazione creatasi all’IC Sauro ne è esempio: uno scantinato, per quanto riadattato frettolosamente, non può essere luogo in cui accogliere e far crescere ragazzi e bambini, ancorché l’assessore Volpe proclami e diffonda notizie su impianti di aerazione e su messa a norma dei locali, stupisce che non si sia voluto o potuto trovare una soluzione degna di ospitare un ambiente educativo del terzo millennio.
Ribadiamo, al di là di ogni facile polemica, il tema è troppo delicato per prestarsi ad un rimpallo di dichiarazioni sugli organi di stampa che lasci poi i ragazzi in quelle condizioni impietose che le foto e i servizi giornalistici ci hanno fatto conoscere. Se abbiamo a cuore il futuro dei nostri giovani, ma anche il decoro della nostra città, non possiamo pensare a sole operazioni di facciata dietro alle quali si nascondono aule fatiscenti, buie e inospitali.
Comprendiamo le difficoltà del momento, il grande sforzo compiuto dai dirigenti scolastici, veri eroi silenziosi di questa riapertura che si dibattono tra le indicazioni ministeriali e strutture scolastiche spesso inadeguate o comunque problematiche, comprendiamo altresì le più che legittime esigenze delle famiglie che all’apprensione del momento devono aggiungere la constatazione di lasciare i loro figli in ambienti che non solo non comunicano serenità, ma neppure sicurezza.
Su un problema così delicato e di così grande portata come la Scuola, riteniamo che la polemica debba lasciare il posto al senso di responsabilità e alla piena collaborazione, perché il futuro dei giovani non può diventare oggetto di vuoti proclami o di soluzioni rabberciate e frettolose. È questo il momento di dimostrare, fattivamente, quanto a cuore si abbia la Famiglia che non può e non deve rimanere la voce muta di slogan elettorali cui non seguono politiche di sostegno e assunzioni di responsabilità”.