11 Agosto 2024 23:34

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11 Agosto 2024 23:34

Parco eolico: vertice in Provincia fra Scajola e i sindaci. Creato un gruppo di lavoro per le osservazioni al progetto/Foto e Video

Da due anni la società che ha varato il progetto per il Parco eolico “Imperia monti Moro e Guardiabella” effettua test sulla velocità del vento sulle montagne imperiesi. E’ quanto emerso dal vertice tenutosi nella serata di oggi in Provincia, al termine del quale è stato creato un gruppo di lavoro per predisporre le osservazioni da inviare al ministero.

Nel corso del vertice in Provincia è emerso che la ditta che ha presentato il progetto da due anni fa test per il vento sul territorio

Al vertice, coordinato dal Presidente della Provincia Claudio Scajola, hanno preso parte, oltre ai tecnici provinciali, il consigliere provinciale Eliano Brizio, il coordinatore dei piccoli comuni dell’Anci e sindaco di cesio Fabio Natta, il sindaco di Aurigo Angelo Arrigo, quello di Rezzo Renato Adorno, di Borgomaro Massimiliano Mela, di Dolcedo Giuseppe Rebuttato, di Pietrabruna Massimo Rosso, di Pieve di teco Enrico Pira, di Prelà Mattia Gandolfi, di San Lorenzo al Mare Enzo Mazzarese, di Costarainera Piero Mareri e ancora il vicesindaco di Castellaro Mattia Arnaldi e l’assessore di Cipressa Simone Oneglio.

E’ stato deciso di creare un gruppo di lavoro ristretto formato dai sindaci Adorno, Rebuttato, Pira e Mela e dal consigliere provinciale Brizio, che avrà il compito di raggruppare le osservazioni di tutti i comuni interessati e predisporre documenti uniformi fra loro da inviare al ministero entro il prossimo 29 agosto, come prevede l’iter in corso.

Claudio Scajola

Spiega il Presidente della Provincia Claudio Scajola:Abbiamo sentito tutti i sindaci interessati per questa ipotesi progettuale, che va affrontata capendo meglio, senza giudizi affrettati e quindi adesso abbiamo nominato quattro di loro, che stenderanno una osservazione comune a tutti, in modo che ogni comune risponda allo stesso esatto modo al Ministero, presentando le osservazioni, per garantire che questo eventuale insediamento non dia danno alle falde acquifere, al paesaggio. alla criticità di alcune di queste pareti rocciose. In buona sostanza, la necessità di chiarimenti immediati, prima di poter esprimere un parere e anche quali sono i vantaggi sul piano economico, sulla riduzione del costo dell’energia, sui comuni interessati. Un buon incontro.

Chiederemo anche e scriveremo immediatamente a questa società proponente di venire già a spiegare in maniera più dettagliata e più chiara tutto il progetto. E lavoreremo contestualmente sul Ministero per evidenziare le stesse preoccupazioni e per ottenere le garanzie necessarie, senza le quali ci sarebbe un parere contrario.

Da due anni, su questi luoghi interessati dal progetto, c’erano dei rilevatori di vento per valutare se era zona in cui il vento c’era e a sufficienza. Quindi da due anni c’erano sul territorio di questi comuni queste rilevazioni, poiché è necessario che l’Italia raggiunga una maggiore indipendenza energetica e c’è una legge speciale che prevede in tutta Europa che entro il 2030 ci sia una forte riduzione dei consumi di energie che derivano dal fossile e ci sia invece la necessità di incrementare le energie alternative. Il problema è conciliare queste necessità con gli interessi della comunità, ma con un senso di apertura, con tutte le garanzie necessarie”.

Ma allora lo sapevano tutti e hanno taciuto?

“Questo non lo so. Alcuni di loro lo sapevano, altri forse non se ne erano accorti, ma da due anni c’erano su questi territori in corso delle strumentazioni, perché per presentare il progetto ogni società, in tutta Italia nella presentazione del progetto al Ministero competente deve inserire i valori della economicità dell’operazione e della resa che l’impianto stesso può dare attraverso il vento. Poi è stato presentato secondo questa norma di legge la progettualità di massima come ce ne saranno tantissime in tutta Italia. E’ una proposta, semplicemente una proposta, bisogna capire meglio la proposta. Io ho dato tutta la disponibilità quindi a coordinarli per capire meglio la proposta e per evidenziare quale è l’interesse generale compatibile con l’interesse delle comunità interessate”.

Lei non si era accorto di questa cosa?

No, perché nella città di Imperia non ci sono.

Oggi sono stato verso Genova e venendo verso qua ho visto tantissime pale eoliche che giravano, che per il mio senso estetico, posso sbagliare, non mi davano alcun fastidio e ho visto invece tantissime antenne e tantissimi tralicci che sono veramente una cosa obbrobriosa”. 

Eliano Brizio

Dice il consigliere provinciale Eliano Brizio: “In questo documento che andiamo a elaborare nei primi giorni della settimana con gli altri amministratori dei comuni interessati, metteremo le criticità che derivano da questo progetto. Le più importanti sono la salvaguardia delle sorgenti d’acqua, perché sono tutte sul crinale e secondo come viene fatta l’infrastruttura si va a rischio di perdere l’approvvigionamento idrico di diverse frazioni e di diversi comuni e poi anche la viabilità che deve essere fatta con un criterio, se mai viene fatta, anche perché c’è un impatto ambientale mica da poco e poi da vedere anche una serie di problematiche ulteriori. Tutti i comuni interessati porranno i loro problemi, sulla realtà del loro territorio.

Io conosco il nostro della Val Prino, ha delle criticità, però, magari, il comune di Borgomaro, quello di Aurigo o di Rezzo hanno delle altre criticità. Rezzo, mi diceva il sindaco Adorno, per esempio, che è un terreno franoso, che ha avuto già effettivamente degli smottamenti a Lavina. Certo che andare a mettere delle palle di quel peso, di quella portata, magari possono incidere. Anche gli altri amministratori vogliono delle sicurezze prima di andare a a vedere posate sul loro territorio queste pale eoliche“.

A Prelà sono previste 5 pale eoliche, sapevate dei test sul vento in atto da due anni, come riferito dal Presidente Scajola?

“Nel nostro comune, per quanto riguarda Prelà, non hanno mai messo rilevatori di vento. Ho sentito dire che ne avevano messo uno, parlando in questi giorni col sindaco di Vasia, ma ha detto che ne avevano messo uno da loro sulla collina di Vasia. Io l’ho saputo in questo periodo, quando è uscito fuori il problema delle pale eoliche. Forse ne hanno messo qualcuno nel comune di Borgomaro, ma sono tutte cose che sono uscite fuori da quando si è saputo che il Ministero ha autorizzato questa ditta a installare questo parco eolico. Prima non se ne sapeva niente. In questa riunione non si è trattato di essere né favorevoli, né contrari. Si è cercato di capire cosa si vuole fare, cosa vuole il territorio e trovare un punto d’incontro. Però non c’erano né favorevoli, né contrari. Adesso in base a questo gruppo di lavoro ogni realtà territoriale farà le proprie osservazioni, poi faremo un incontro proprio con la ditta che dovrà installare queste pale eoliche e vedremo il da farsi”.

Massimo Rosso

Sottolinea il sindaco di Pietrabruna Massimo Rosso, che due mesi fa ha incontrato i rappresentati della ditta che ha avanzato il progetto: “Due mesi fa sono stato contattato da uno dei responsabili, il signor Bresciano, che mi ha detto che voleva parlare con me per questo parco eolico. Io sono caduto dal pero perché sinceramente non sapevo neanche di cosa parlasse e lui mi ha detto che c’è un progetto di un parco eolico, vengo e le spiego. È venuto, mi ha spiegato. Praticamente mi ha detto che sono appunto nella fase di progettazione, che poi sarebbero arrivate tutti gli incartamenti dal Ministero e noi potevamo fare delle osservazioni. Mi ha detto che faceva il giro di vari sindaci, tra cui io e quindi mi ha spiegato che venivano posizionate queste pale eoliche di altezza di 206 metri e che venivano fatte delle piste per portarle di 5 metri di larghezza, perché si possono portare solo con mezzi pesanti e non con elicotteri perché il peso è improponibile per un elicottero e che comunque avrebbero salvaguardato il territorio e che i comuni, dove ricadevano queste pale avrebbero avuto un ritorno, che poteva essere in opere pubbliche o nella creazione di comunità energetiche per abbattere il costo dell’energia agli abitanti.

Io in generale, personalmente, non come sindaco, posso essere favorevole alle energie pulite, perché ovviamente non sono sicuramente per le energie a carbone o a petrolio e ovviamente nel nostro territorio deve essere valutata benissimo la situazione, anche perché, comunque, i nostri monti non sono giganteschi. Le nostre colline sono quello che sono, ci sono sorgenti e sono soggette a frane e quindi, secondo me, la cosa va studiata bene. Se, poi, è una cosa fattibile, o comunque una cosa che ci viene imposta, perché sappiamo che c’è una legge che ci impone entro il 2030 di raggiungere un certo numero di energia pulita se no andiamo in infrazione con l’Europa, quindi lo Stato sicuramente cercherà di raggiungere questi obiettivi, ben vengano, però se dobbiamo essere penalizzati dovremo avere anche un ritorno che sia cospicuo per gli abitanti, come l’energia gratis o per le opere pubbliche che migliorano il territorio”.

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