È stata condannata a due anni e sei mesi di carcere e a pagare 1.600 euro di multa una 50enne di origine venezuelana giudicata colpevole di sfruttamento della prostituzione. La corte, presieduta dal giudice Carlo Alberto Indellicati (con a latere Francesca Di Naro e Antonio Romano), ha invece assolto la donna, difesa dall’avvocato Marco Sonzogni, dalle accuse di induzione alla prostituzione e molestie alle persone, così come sono state escluse le aggravanti del caso.
Oltre al canone d’affitto la donna incassava parte degli introiti derivanti dalla prostituzione
Le indagini avevano portato alla luce che la 50enne affittava il proprio appartamento, sito a Vallecrosia, a delle prostitute, che oltre al canone di affitto le versavano parte degli introiti incassati attraverso la loro attività. Durante le verifiche del caso le forze dell’ordine hanno individuato all’interno dell’appartamento una transessuale sudamericana dedita alla prostituzione e che al momento risulta irrintracciabile. La donna inoltre avrebbe tentato di convincere a prostituirsi anche la fidanzata del figlio.