30 Gennaio 2025 14:15

Imperia: navette senza conducente, ma con un assistente a bordo. L’opposizione insorge, “fiaba di Pinocchio o del pifferaio magico?”

In breve: Le navette dovranno avere un assistente di bordo e viaggiare a 10Km orari in alcuni tratti. Mantenerle costerà 82 mila euro all'anno

E’ di nuovo polemica sulla navetta senza conducente che dovrà solcare la nuova pista ciclabile imperiese fra le ex stazioni di Porto Maurizio e Oneglia. A farsi avanti sono gli esponenti del Pd Ivan Bracco, Loredana Modaffari e Daniela Bozzano, che, carte alla mano, denunciano quelle che loro giudicano una serie di incongruenze nel progetto.

Le navette dovranno avere un assistente di bordo e viaggiare a 10Km orari in alcuni tratti. Mantenerle costerà 82 mila euro all’anno

Riferendosi a quanto aveva annunciato il sindaco Claudio Scajola in merito al progetto, gli esponenti di opposizione scrivono: “Fiaba di Pinocchio o del Pifferaio magico?”. E spiegano: “Abbiamo preso in parola il sindaco che, dall’inizio della consiliatura, ci esorta sempre a studiare e non perde occasione per apostrofarci come “ignoranti” e mistificatori della realtà. Ci siamo applicati subito, acquisendo documenti, esaminandoli con attenzione, e cosa abbiamo scoperto da ultimo? Tutto il globo è convinto che a breve ad Imperia entrerà in funzione la famosa navetta senza conducente, esposta come una reliquia, per incantare i nostri concittadini sotto una struttura dal costo di 35mila euro.

E, invece cosa abbiamo scoperto studiando le carte? Che – udite udite – è opportuno evidenziare che il veicolo, sebbene a guida autonoma, ai fini normativi deve essere dotato di assistente di bordo che monitora e verifica il funzionamento del veicolo e del servizio ed interviene per superare eventuali criticità quali per esempio la presenza di un ostacolo. (Estratto da Relazione preliminare sui costi di esercizio)

Aggiungono gli esponenti del Pd: “La gestione di una navetta ci costerà 42mila euro di personale di bordo, oltre ad altri costi di gestione pari ad altri 40 mila euro. Un totale di 82mila euro all’anno per un mini bus, che, per problemi legati alle ridotte dimensioni della corsia di marcia, sarà costretto a contenere la velocità di marcia a circa 10 km orari!

Dunque, che cosa ci guadagnano i cittadini con questa attrazione degna di Gardaland? Supporto agli spostamenti o solo un’importante, inutile spesa, che influirà in maniera determinante sul bilancio? Il denaro dei bandi sparisce tra consulenze, messa in opera, fallimenti della ditta fornitrice, tendoni per la visibilità. L’impegno per il suo mantenimento rimane”.

Nella relazione che accompagna il progetto specificato che, a causa dei punti più stretti nel tracciato, la velocità dovrà essere ridotta

Da notare, che la questione della velocità ridotta delle navette elettriche emerge anche dalla relazione legata al progetto. Che evidenzia: “La larghezza della sezione è variabile lungo tutto il tracciato ed occupa la intera porzione residuale rispetto la ciclopedonale, con una larghezza minima di 2,70 metri e massima di 6,00 metri. La larghezza ideale per tenere conto della funzionalità del veicolo a guida autonoma sarebbe di almeno 3,50 metri, escluso ogni possibile ostacolo o interferenza, in quanto il veicolo opera con propri sensori e lettura automatica del tracciato. In presenza di sezioni ridotte e per garantire condizioni di sicurezza in esercizio, il veicolo sarà costretto a ridurre la velocità di marcia fino a circa 10 km/h“.

QUI la relazione del progetto

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