Il Tribunale di Imperia ha rigettato la richiesta di sfratto avanzata dal Comune nei confronti di Giovanni Dominici, affittuario dell’ex casello ferroviario sulla pista ciclabile. La decisione è stata presa dal giudice Fabio Favalli, che ha stabilito che l’ente comunale non aveva la legittimazione ad instaurare il procedimento.
La sentenza del giudice: il Comune non poteva agire per lo sfratto
Nelle motivazioni della sentenza si legge che “il Comune di Imperia è privo della legittimazione ad instaurare il presente procedimento“, poiché il contratto di locazione era stato stipulato tra Giovanni Dominici e Ferrovie dello Stato. “Legittimato ad intimare lo sfratto o la licenza è il locatore e non, per i motivi suesposti, il proprietario dell’immobile, terzo rispetto al contratto“, precisa il giudice.
Il Comune di Imperia aveva basato la propria azione su un contratto preliminare di compravendita del cespite con Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie dello Stato. Tuttavia, il giudice ha sottolineato che “il promissario acquirente d’un preliminare ad ‘effetti anticipati’ è titolare soltanto d’una detenzione qualificata e non anche del possesso del bene“. Di conseguenza, non poteva disporre lo sfratto nei confronti dell’affittuario.
Anche FS Sistemi Urbani, intervenuta nel procedimento, è stata ritenuta non legittimata ad agire. “Per i motivi sopra illustrati, anche l’interveniente, in quanto proprietaria non locatore, è priva della legittimazione ad agire/intervenire”, si legge nella sentenza. Il giudice ha infatti chiarito che l’unica parte locatrice effettiva del contratto era Ferrovie dello Stato e non le società che successivamente hanno acquisito la proprietà dell’immobile.
Alla luce di queste considerazioni, il giudice ha stabilito che “oltre a non potersi convalidare lo sfratto, non può neppure emanarsi l’ordinanza di cui all’art. 665 c.p.c.“. La causa proseguirà con un mutamento del rito e una nuova udienza fissata per il 16 luglio 2025. Le parti avranno tempo fino al 31 maggio 2025 per integrare gli atti introduttivi mediante il deposito di memorie e documenti in Cancelleria.