Il Settore Tutela del Paesaggio e Demanio Marittimo, ha formalizzato la propria contrarietà al progetto per la realizzazione di un parco eolico denominato “Monte Chiappa”, proposto dalla società Tozzi Green S.p.A. L’intervento, che prevede l’installazione di 7 aerogeneratori per una potenza complessiva di 29,4 MW, interesserebbe i comuni di San Bartolomeo al Mare (IM), Andora (SV) e Villa Faraldi (IM).
Il parere della direzione regionale Territorio, Tutela Paesaggi e urbanistica pone una seria ipoteca sull’approvazione del progetto
Il progetto, lo ricordiamo, si è fin da subito scontrato con sindaci e amministratori del territorio, con tanto di tavolo tecnico per esprimere contrarietà. L’atto siglato dal dirigente generale della Tutela paesaggi e Urbanistica della Regione, ingegner Alessandro Croce, è quello che tecnicamente viene definito come un “contributo istruttorio”.
Il contributo istruttorio o parere che dir si voglia, pur essendo interno alla Regione e trasmesso all’ufficio regionale per la Valutazione di impatto ambientale, si affianca a quelli emessi da soggetti esterni. Ma, indubbiamente, il suo “peso specifico” è ben differente, anche perché, laddove il progetto di parco eolico del Dianese fosse approvato, dovrebbe poi ottenere nel finale l’autorizzazione paesaggistica. E con un atto regionale come questo sembra assai difficile che possa mai ottenerla.
Parco eolico nel Dianese: il settore Urbanistica della Regione Liguria esprime parere contrario
Nel documento inviato al Settore Valutazione Impatto Ambientale, la Direzione Generale Territorio della Regione Liguria ha evidenziato numerose criticità legate all’impatto sul paesaggio e sul territorio. L’area interessata è soggetta a vincoli paesaggistici e ambientali, in particolare per la presenza di boschi e zone tutelate dal Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico.
Il progetto prevede la costruzione di nuove strade e piazzole per l’accesso agli aerogeneratori, con dimensioni che superano i limiti consentiti dai piani urbanistici comunali. Secondo la Regione, quest’opera “appare eccessivamente incidenti” sulle morfologie del territorio, alterando in modo significativo i crinali e i versanti tipici del paesaggio ligure, caratterizzato da terrazzamenti tradizionali.
Gli aerogeneratori, alti 180 metri, sarebbero posizionati lungo un crinale particolarmente visibile dai centri abitati e dai percorsi escursionistici della Rete Escursionistica Ligure. La Regione sottolinea che la loro collocazione “comporta una sproporzionata alterazione dello skyline“, compromettendo gli equilibri paesaggistici e le visuali panoramiche verso il mare e le montagne.
Un ulteriore punto critico riguarda la mancata consultazione pubblica. La Regione osserva che un progetto di tale portata avrebbe richiesto un dibattito con le popolazioni locali, soprattutto per valutare l’impatto su un territorio ricco di valori storici, culturali e tradizionali.
Allo stato attuale, la Regione Liguria ritiene che “date le sovraesposte criticità, il contributo di questa Direzione Generale non possa che essere necessariamente di contrarietà all’intervento“. La decisione finale spetterà ora agli al settore regionale della Valutazione ambientale, ma il parere espresso rappresenta un importante segnale che pone una seria ipoteca sull’approvazione del progetto.