Nelle scorse settimane tutti hanno parlato di qualità dell’aria, citando quale fonte ufficiale i dati del nascente SNPA – Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente, composto dalle Agenzie Regionali e da Ispra.
I tecnici delle varie Arpa, accanto a questo tipo di monitoraggio, svolgono un’altra importante attività sul tema dell’aria: il controllo delle emissioni, che incidono sugli strati più bassi dell’atmosfera.
Le autorizzazioni, locali o nazionali, permettono di operare alle attività produttive e fissano, fra l’altro, limiti e dispositivi di abbattimento delle sostanze inquinanti in uscita dai camini. Il personale ispettivo Arpal verifica il rispetto delle autorizzazioni e misura le emissioni.
Un’attività che l’anno scorso, in Liguria, ha portato a 317 controlli (81 alla Spezia, 119 a Genova, 71 a Savona e 46 a Imperia), eseguiti su ogni tipologia di camino, da quelli a tetto fino alle ciminiere alte 200 metri.
A seconda della tipologia di sostanza ricercata, si campiona per le successive analisi di laboratorio, o si misura in tempo reale, grazie ad un analizzatore collegato a sonde dedicate, lavorando anche ad altezze considerevoli, in spazi spesso angusti, talvolta addirittura fra il camino vero e proprio e la struttura di cemento armato.
Numerosi i parametri ricercati, da quelli più noti anche ai non tecnici, quali temperatura, pressione, umidità, velocità dei fumi, alle concentrazioni di inquinanti nella corrente gassosa, come O2 – ossigeno molecolare, CO – monossido di carbonio, CO2 – anidride carbonica o biossido di carbonio, SO2 – biossido di zolfo, NOX – ossidi di azoto.
Per “controllare i controllori”, valutare la loro capacità tecnica e uniformare a livello nazionale le procedure, a fine 2015 si è svolta una campagna di confronti interlaboratorio per le misure di emissioni in atmosfera.
Venti squadre provenienti da tutta Italia si sono date appuntamento presso il “Camino artificiale” realizzato a Milano in Viale Rubattino, nell’area ex Cesi, un impianto tarato che permette di conoscere esattamente quanto emesso, e confrontare così i valori misurati rispetto a quelli attesi.
Arpal ha partecipato con tecnici del settore Inquinamento Atmosferico del Dipartimento di Genova e della Direzione Scientifica e i risultati della prova, comunicati pochi giorni fa, testimoniano la preparazione della squadra ligure, che ha ottenuto valori in linea con l’atteso per tutti i parametri (30 serie di dati per circa 600 misure).
A fine maggio 2016 colleghi degli altri dipartimenti replicheranno tale attività, voluta dal Gruppo di lavoro del SNPA dedicato ai controlli Aia-Aua (Autorizzazione integrata ambientale-Autorizzazione unica ambientale).
In questo settore ricadono anche i controlli già programmati da Arpal per il 2016, relativi agli impianti più impattanti e vincolati all’Ippc – Integrated Pollution Prevention and Control, ovvero controllo e prevenzione integrata dell’inquinamento.
Solo relativamente a quanto riversato in atmosfera, il 92% dei principali impianti liguri nel 2016 riceverà almeno un controllo delle emissioni e dei sistemi utilizzati per abbatterle.
C.S.