Rito abbreviato per 9 degli 11 indagati nell’inchiesta relativa ai concorsi truccati per l’assunzione in Rivieracqua, la società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato in alcuni comuni della provincia di Imperia. Questa mattina, gli avvocati di Gabriele Saldo (ex direttore generale), Federico Fontana (presidente Commissione d’esame), Fabio Cassella (dipendente Rivieracqua, licenziato dall’azienda), Giorgio Negro (ex coordinatore amministrativo di Rivieracqua e ex membro della Commissione d’esame), Flavia Carli e il figlio Davide Carli, Gianluca Filippi, il padre Marco Filippi, Francesca Mangiapan, 55 anni, dirigente provinciale ai servizi istituzionali e sistema informativo, hanno chiesto al giudice per l’udienza preliminare Anna Bonsignorio (PM Francesca Sussarellu) di essere giudicati con il rito abbreviato.
Claudio Balbi, 60 anni, ex direttore amministrativo dell’Asl 1 imperiese (oggi direttore del centro economico finanziario, economato e logistica dell’Asl 2 savonese) e Rosavio Bellasio, 72 anni, avvocato, ex assessore regionale (in quota DC, poi PDL e UDC) alla sanità e ai servizi sociali e ex direttore generale dell’Asl 2 savonese, invece hanno optato per il rito ordinario. Gli 11 indagati sono accusati a vario titolo di truffa e rivelazione di segreti di ufficio.
Nel corso dell’udienza l’avvocato di Rivieracqua, Bruno Di Giovanni, si è costituito parte civile. Il giudice Bonsignorio ha accolto le richieste e fissato per le date del 3 e 17 aprile 2019 la discussione per i riti abbreviati e la decisione in merito al rinvio a giudizio dei due imputati che hanno chiesto il rito ordinario.
Nel frattempo, il prossimo mese di marzo, il giudice del lavoro dovrà esprimersi sul ricorso contro il licenziamento presentato da Fabio Cassella.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Alessandro Mager, Alessandro Moroni, Massimo Cassella e Carlo Fossati.
La ricostruzione della Guardia di Finanza
L’inchiesta mira a far luce su presunte “anticipazioni” fatte trapelare dalle Commissioni esaminatrici circa gli argomenti oggetto delle prove di esame per i concorsi pubblici banditi dalla Rivieracqua.
Dall’analisi della copiosa documentazione cartacea ed informatica acquisita nel corso delle perquisizioni effettuate nel decorso mese di luglio dalle Fiamme Gialle Imperiesi, sarebbe emerso un quadro probatorio connotato da gravi indizi di colpevolezza.
In particolare sarebbe stato possibile accertare, anche attraverso numerosi pedinamenti, riscontri visivi e riprese fotografiche che il presidente della commissione esaminatrice, Federico Fontana, avrebbe fornito al direttore generale di Rivieracqua, Gabriele Saldo, le domande d’esame, successivamente consegnate ad un candidato, Fabio Cassella,risultato poi vincitore di uno dei concorsi.
Flavia Carli e il figlio Davide sono accusati di aver sostenuto la prova d’esame collegatil’uno con l’altro via telefono per ottenere suggerimenti sulle risposte, Marco Filippi di aver fatto pressioni per l’assunzione del figlio Gianluca (terzo nel concorso per esperto amministrativo), Claudio Balbi e Rosavio Bellasio di essersi attivati per aiutare FlaviaCarli a mettersi in contatto con Gabriele Saldo per avere informazioni in merito alle domande del concorso, Francesca Mangiapan di aver cercato di aiutare il figlio di un’amica che aveva passato la prova scritta e che avrebbe dovuto sostenere l’esame orale, chiedendo informazioni sulla prova orale all’ex segretario provinciale Giorgio Negro che, a sua volta, è accusato di aver ricevuto via mail le domande dal Prof. Fontana e di averle girate alla Mangiapan.