28 Dicembre 2024 07:19

28 Dicembre 2024 07:19

Rifiuti, oltre 2,5 milioni di euro per incrementare la raccolta differenziata. Toti e Gianpedrone: “trend positivo, auspichiamo nuovo balzo in avanti”

In breve: A Imperia andranno 505.443 euro, a Savona 540.555, a Genova 1.014.896, a La Spezia 503.089 e le province, valutando le proposte dei Comuni,  avranno tempo fino a 31 maggio 2023 per presentare i progetti.

Approvata ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai rifiuti e alla protezione civile Giacomo Giampedrone, la ripartizione di oltre 2,5 milioni di euro per lo sviluppo della raccolta differenziata in Liguria . Le risorse sono state ripartite in base al territorio provinciale secondo un criterio che prevede una distribuzione del 50% in parti uguali e del restante 50% in base alla popolazione residente: a Imperia andranno 505.443 euro, a Savona 540.555, a Genova 1.014.896, a La Spezia 503.089 e le province, valutando le proposte dei Comuni,  avranno tempo fino a 31 maggio 2023 per presentare i progetti.

“L’obiettivo – spiegano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti Giacomo Giampedrone – è quello di far compiere un nuovo balzo in avanti alla raccolta differenziata in Liguria, che nel 2021 è aumentata di oltre il 2% rispetto al 2020. Dati significativi frutto del lavoro compiuto dai Comuni e da Regione Liguria che continua a sostenerli anche economicamente per ottenere un ulteriore miglioramento. L’auspicio e’ che i Comuni, soprattutto quelli che presentano ancora qualche ritardo, colgano l’occasione per proporre interventi concreti e innovativi, agendo contestualmente per la riduzione dei rifiuti complessivamente prodotti e per la minimizzazione delle quantità di rifiuti indifferenziati da trattare e smaltire”.

La finalità è quindi quella di finanziare interventi di ampliamento e di adeguamento di centri per il conferimento di rifiuti differenziati, l’ampliamento delle frazioni da intercettare con la raccolta differenziata, con particolare riferimento ai tessili e ai rifiuti domestici pericolosi, la progettazione di centri per il riuso, l’implementazione di sistemi di raccolta differenziata a livello comunale tramite l’acquisto di mezzi e la conseguente attività di comunicazione e sensibilizzazione.

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