“Il successo di Bucci, il cui spessore umano e politico è fuori discussione, e la straordinaria affermazione di Forza Italia in particolare a Imperia e nella nostra provincia, sono motivo di grande soddisfazione e orgoglio – Queste le parole del consigliere comunale Antonello Ranise in merito alla vittoria di Marco Bucci alla guida della regione Liguria.
“Con la sapiente regia di Claudio Scajola, che ha intuito per primo il valore del civismo in un fase di disorientamento, e una squadra compatta e motivata, il consenso ottenuto nel nostro territorio è stato determinante per la vittoria di Bucci. Una vittoria tutt’altro che scontata dopo l’inchiesta che ha portato alle dimissioni di Toti, inchiesta perlomeno opinabile e per certi aspetti molto discutibile.
Già si sentiva la grancassa giustizialista e forcaiola cantare vittoria, per la verità più dai media compiacenti che dal candidato del centrosinistra Orlando, sicuramente più corretto di altri compagni di viaggio.
E’ di grande rilievo, poi, il dato che emerge dai voti di Forza Italia e dalle liste civiche, a sottolineare il successo delle forza centriste e moderate.
C’è uno spazio enorme da riconquistare nell’opinione pubblica liberale, europeista, atlantista, di ispirazione laica e cristiano – popolare, inclusiva e al contempo rispettosa e orgogliosa delle proprie tradizioni. Siamo sulla buona strada.
Un ringraziamento, mi sia consentito, va ancora una volta al centrosinistra che con le sue scelte non si smentisce mai… ricordate il 2015, anno dell’exploit di Toti, in cui il centrosinistra si presentò diviso dal M5S e il PD proveniva da una lotta fratricida tra la Paita e Cofferati… Nel 2020 il competitor di Toti fu Sansa, probabilmente candidato per bruciarlo definitivamente, essendo partito largamente sconfitto (come in effetti avvenne). Infine ora, con l’esclusione di Italia Viva, dove Lella Paita avrebbe sicuramente portato un suo contributo, e con le liti all’ interno del M5S, il centrosinistra ha mostrato ancora una volta la propria vocazione “tafazziana”… una sinistra autoreferenziale, divisa, lontana dai bisogni reali della gente, che tenta ormai da anni di ribaltare il volere popolare grazie a presunti scandali e indagini che spesso si concludono nel nulla.
Antonello Ranise