Genova. Il Gruppo Del Partito Democratico, guida la protesta contro il Piano casa e lascia l’aula del Consiglio regionale ligure all’inizio della discussione di questa mattina.
“Ce ne siamo andati – spiega la capogruppo del Pd Raffaella Paita – per la forzatura del presidente Bruzzone sul regolamento, che decide di contingentare i tempi, violando le regole e che, come ha detto anche in aula il consigliere della Lista Toti Lilli Lauro, ha portato avanti una gestione politica del Consiglio. Oggi portiamo una segnalazione alla Prefettura. Toti, dopo solo sette mesi e mezzo, è già costretto a barricarsi in aula con la sua maggioranza in un clima da crisi dell’impero”
Anche il Movimento 5 stelle abbandona l’aula del consiglio in segno di protesta: “Quello che temevamo è accaduto. Questa mattina la presidenza del Consiglio regionale ha posto la tagliola all’opposizione, contingentando i tempi per la discussione degli emendamenti al famigerato Piano Casa della maggioranza. Negando, di fatto, al MoVimento 5 Stelle di discutere il ddl nel merito, articolo per articolo, com’è diritto e dovere di un forza di opposizione. Per questo motivo il gruppo regionale M5S ha lasciato l’aula in segno di protesta”.
“Siamo di fronte a una grave violazione della democrazia, da parte di una Giunta autoritaria e illiberale. Con questo contingentamento dei tempi è chiaro che si vuole silenziare il MoVimento 5 Stelle, che ha portato in aula ben 140 dei 180 emendamenti totali al Piano Casa. In questo modo la maggioranza rifiuta di tenere in considerazione le idee e le opinioni proposte diverse dalle loro e se lo votino da solo questo piano casa. Al primo appuntamento importante, Toti e i suoi hanno dimostrato una totale incapacità di gestire il dibattito politico. Non hanno accettato un solo emendamento, tanto in commissione quanto in aula, confermando di non avere il minimo rispetto per la politica dei cittadini.